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Violeta Cruz
Composer: Violeta Cruz
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All’interno del pregevolissimo archivio musicale, scelto con raffinata dedizione e curato con molto impegno dai responsabili dello Studiolo Laps, l’opera “Miel” di Violeta Cruz, rappresenta un’importante tappa artistica e una rilevante conquista stilistica. L’ascoltatore attento si ritroverà presto immerso in un delicato percorso sonoro, in cui pare si abbia a che fare direttamente con la carne viva dello strumento musicale, adoperato anzitutto come corpo dinamico, organo vibrante, attrezzo animoso.
Il paetzold flute, infatti, qui non si presta ad essere vettore di tessiture melodiche, né apparato principe del dialogo armonico, bensì viene pensato dalla Cruz quale potente congegno emozionale di eruzioni acustiche e molteplici stupori. Meravigliosa esplosione sonora che trasforma il brano in questione in esperienza prevalentemente epidermica, sperimentazione concreta e tangibile di onde sonore e sensazioni immediate. Tramite le azioni immaginifiche e gli input transrazionali messi magistralmente in moto dai vari musicisti coinvolti nella esecuzione finale dell’opera, l’ambiente acustico si trasfigura ora in concerto di trapani ostinati a franare i muri cavernosi dei timpani, poi in piccolo inno al respiro pneumatico o salmo infuocato da rivolgere ai tuoni celesti, fino ad eclissarsi in sinfonia romantica di grilli dolcemente sfiniti dall’amore assordante. Oppure pioggia di spilli arrugginiti, sventolio di mani invecchiate, ruggito di lacrime perse perché troppo più dolci del miele. E mille altro ancora. Giacché la musica non è mai soltanto musica; un pregevolissimo archivio e un’importante lavoro musicale stanno sempre qui, virtualmente, a ricordarcelo.
Malista
Studiolo Laps - Unconventional Musical Research