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Remo De Vico
Released September 27, 2013 - Studiolo Laps ___SL016___
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“Non so come appaio al mondo. A me stesso io appaio come un bambino che gioca sulla spiaggia. Mi diverto a raccogliere qua e là un ciottolo più liscio degli altri, o una conchiglia più graziosa – mentre il grande oceano della verità si stende inesplorato dinanzi a me”. Isaac Newton
Il brano presentatoci da Remo De Vico, “Rubare le caramelle a Mozart bambino”, di primo acchito può apparire uno scherzo, una burla irrispettosa, ma in realtà pare nascondere una concezione molto profonda riguardante la creazione artistica e, se vogliamo, la vita in generale. L’operazione di “rimontaggio ed elettrificazione della Sonata KV 14 di W. A. Mozart” qui messa in atto, ci ricorda quanto alla base del furto vi sia l’idea essenziale che niente è di nessuno. Che l’essere umano non è padrone di nulla, neanche del suo respiro personale, figurarsi di ciò che crea. Tutto sarà dunque di tutti! Nulla a che vedere con reati penali e atteggiamenti criminali, qui infatti si tratta di un tipo di saggezza tanto assoluta quanto particolarissima, perché appartiene esclusivamente ai nobili doni dell’innocenza purissima e istantanea degli infanti. Tocca tutto il bambino, rompe, prende, mangia, lecca, piscia, spezza, rompe, graffia, rovina e rimonta a suo modo ogni cosa, proprio perché non riconosce padroni né ammette autorità alcuna. Da qui la loro ingovernabile gioia di vivere, sincera e sfacciata. Remo De Vico, in conclusione, sembra invitarci a recuperare la nostra misera fetta di perduta innocenza infantile, ed è esattamente tale seria preghiera che, da sterile sfregio nichilistico, trasfigura la sua personalissima provocazione sonora, in energica esortazione vitale.
Malista
Studiolo Laps - Unconventional Musical Research